Le escursioni di dolphin watching possono essere sostenibili?

Il Whale watching è un’industria internazionale valutata in più di 2 miliardi di dollari a livello globale ed è attualmente la più importante attività economica legata ai Cetacei. Tuttavia, vi è la preoccupazione che il whale watching possa essere nocivo per le specie target. Numerosi studi hanno rilevato che i Cetacei mostrano un cambiamento comportamentale in risposta alle imbarcazioni. Alcuni di questi cambiamenti riguardano l’inibizione di comportamenti importanti da un punto di vista biologico, come l’alimentazione e il riposo. Vi sono prove evidenti che per alcune specie questi possono tradursi in effetti a livello di popolazione come ad esempio la riduzione dei tassi di riproduzione (Parsons et al., 2012).

Lavoriamo in stretta collaborazione con l’impresa di dolphin watching Progetto Natura. È un errore? Di seguito, sono riassunti tutti i motivi per i quali le escursioni di dolphin watching di Progetto Natura possono essere considerate sostenibili e non lesive del benessere dei delfini.

Sebbene non richiesto dalla legge italiana, rispettiamo pienamente il codice di condotta ACCOBAMS (Accordo per la Conservazione dei Cetacei nel Mar Nero Mar Mediterraneo e nell’area Atlantica Contigua):

  1. 1. Le attività commerciali non dovrebbero avere alcun effetto negativo evidente sul comportamento dei Cetacei.

Quindi, come ci avviciniamo agli animali? Avvistato il gruppo di delfini, l’imbarcazione riduce la velocità di navigazione e osserva da lontano il suo comportamento. Se siamo sicuri che i delfini non sono impegnati in funzioni primarie (alimentazione, riproduzione), l’imbarcazione si avvicina a una velocità massima di 2-3 nodi (circa 4-6 km/h), restando a una distanza non inferiore ai 50 metri. Se la risposta degli animali alla nostra presenza è neutrale (nessuna interazione con la barca e normale prosecuzione delle attività del gruppo) o positiva (spontanea interazione con la barca), la permanenza con gli animali non eccede i 30 minuti. Invece se la risposta è negativa (allontanamento, fuga), il gruppo viene lasciato immediatamente.

  1. 2. Le attività di dolphin watching non dovrebbero essere in conflitto con la conservazione, la gestione e la protezione delle specie interessate.

Il tursiope nelle acque del Mar Mediterraneo non è considerato a rischio ma è vulnerabile a una serie di minacce legate alle attività umane (inquinamento, degrado dell’habitat, sovra sfruttamento della pesca, rumore sottomarino). Allo stato attuale, il dolphin watching non è considerato una minaccia per la conservazione di questa specie (fonte: Conserving whale, dolphin and porpoise in the Mediterranean and Black Sea, Di Sciara and Birkun, 2010). 

  1. 3. Gli operatori di dolphin watching e gli altri membri dello staff che entrano in contatto con i Cetacei, dovrebbero possedere sufficiente esperienza.

Lo staff che conduce le escursioni di dolphin watching possiede qualifiche professionali e accademiche e ha un’esperienza pluriennale sul campo. Dai un’occhiata qui:

  1. 4. Le attività commerciali dovrebbero svolgere una sufficiente azione educativa sui partecipanti.

Quaranta minuti dell’escursione sono dedicati al racconto della biologia, ecologia e stato di conservazione dei Cetacei nel Mar Mediterraneo. Particolare attenzione viene dedicata alle informazioni relative ai comportamenti che ciascuno di noi può adottare nella sua vita quotidiana per ridurre l’impatto delle attività umane sulla salute degli oceani e delle creature marine. Grazie alla presenza a bordo dei ricercatori di MareTerra Onlus, i partecipanti potranno conoscere le tecniche di monitoraggio scientifico che i ricercatori usano per individuare e studiare questi animali elusivi. 

  1. 5. Le operazioni commerciali, laddove possibile, aiutano la raccolta e la pubblicazione di dati scientifici. 

Le escursioni di dolphin watching sono una piattaforma oppurtunistica per la raccolta di dati scientifici. I fondatori di Progetto Natura sono tra i fondatori di MareTerra Onlus – Environmental Research and Conservation, una organizzazione senza scopo di lucro impegnata nello studio e conservazione del tursiope nel nord ovest della Sardegna (in collaborazione con l’Università di Sassari e l’Università di Palermo).

  1. 6. L’imbarcazione deve essere giudicata idonea al whale watching.

La barca di Progetto Natura è stata appositamente costruita per il dolphin watching, cercando di minimizzare l’impatto potenziale sugli animali. 

  1. 7. Considerazioni generali

La gravità degli impatti a lungo termine delle attività commerciale di whale watching sulle popolazioni di cetacei resta incerta, e vi è la preoccupazione che il concentrare così tante attenzioni in questo settore faccia passare inosservate minacce ben più importanti. A scala locale, imbarcazioni private e commerciali (ad esempio gite turistiche, diving) violano ripetutamente i regolamenti e possono superare di molto il numero di imbarcazioni dedite al whale watching, diventando dunque la fonte più importante di disturbo (Kessler and Harcourt, 2013). Il disturbo creato dalle imbarcazioni di whale watching commerciale, in termini di rumore e collisioni, può considerarsi minimo rispetto al disturbo creato dalle altre attività legate al trasporto e al turismo. (New et al., 2015).

THANKS TO SCIENCE AND TECHNOLOGY

THE FUTURE OF MAN AND NATURE CAN GO TO THE SAME PATH

 

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